In ricordo del pittore Ruggero Savino, scomparso il primo gennaio 2025 all’età di 91 anni, riproponiamo l’articolo scritto in occasione della sua ultima mostra mostra allestita a Milano nel 2022. «Ruggero Savinio. Opere 1959-2022».
Si è aperta il 26 maggio a Milano la mostra Ruggero Savinio. Opere 1959-2022, curata da Luca Pietro Nicoletti e promossa e prodotta dal Comune di Milano. Cultura, Palazzo Reale e Silvana Editoriale.
Negli anni Ottanta andavo a vedere le Biennali di arte perché potevo alloggiare a Lido di Jesolo da mia zia Edda.
Così ho visto bellissime mostre di contemporanei: Balthus , Hodgkins, Auerbach, Graubner, la nuova pittura italiana e quella tedesca.
E Ruggero Savinio, un grande pittore italiano… Conosco quindi il suo lavoro dai tempi della Biennale del 1988. Poi da una ventina di anni lo conosco personalmente.
Mentre scrivo queste righe qui a Roma, a Milano a Palazzo Reale a cura di Luca Nicoletti si apre la sua mostra antologica con opere di vari periodi.
Avendo visitato varie volte il suo studio conosco bene il suo percorso. Quadri di grandi dimensioni con figure, ma anche piccoli lavori ritratti o paesaggi. Molti libri nelle pareti dello studio. Ruggero Savinio è uomo di profonda cultura ed anche scrittore.
Ma soprattutto sa essere pittore senza sconfinamenti. Questa in sintesi la sua qualità, praticando questa forma di devozione al colore e al disegno per oltre sessanta anni.
La pittura è sempre un processo estenuante mi diceva il mio professore di Düsseldorf.
Anche per Ruggero Savinio vale lo stesso e gli effetti si vedono. Una qualità cromatica notevole, un compagno più anziano e una persona gentile (in mezzo a tanti ignoranti che girano nel campo artistico) nel viaggio dell’arte.
Luigi Caflisch