GIORGIO LOCCHI

L’intellettuale, il filosofo,
il risvegliatore

Caspar David Friedrich, Viandante sul mare di nebbia. Gli atti del convegno «Giorgio Locchi, l’intellettuale, il filosofo, il risvegliatore» pubblicati da Passaggio al Bosco, rilanciano l’attualità dell’autore di «Wagner Nietzsche e il mito sovrumanista», erede del pensiero di Heidegger.

 

Ho conosciuto Giorgio Locchi e la sua consorte Elfriede nel 1982 durante il loro soggiorno romano in occasione del pubblicazione del saggio Wagner Nietzsche e il mito sovrumanista.

Avevo già letto gli altri due suoi lavori disponibili in italiano. Il male americano, pamphlet scritto con Alain de Benoist (1978) e L’essenza del fascismo del 1981. Negli anni sarebbero stati pubblicati Definizioni (2006), Prospettive indoeuropee (2010), Sul senso della storia (2016) e Su Heidegger (2023).

Insieme ad una altro paio di amici, stringemmo amicizia con loro, passando diverse serate a parlare di musica e di filosofia.

La nascita del mito sovrumanista

Giorgio LocchiGiorgio ci faceva intendere la primogenitura di Wagner rispetto a Nietzsche nell’intuizione del mito sovrumanista e la conseguente «gelosia metafisica» provata dal filosofo.

Il punto difficile da assimilare era per me la concezione del tempo. Essendomi formato sui libri di Julius Evola, era per me pacifica la critica della concezione lineare della storia e dell’idea del progresso indefinito. Mi era però difficile comprendere come invece della concezione ciclica, Locchi propugnasse una concezione sferica del tempo, in cui il presente «condiziona» il passato e «anticipa» il futuro.

Conobbi anche Pierluigi Locchi, che una sera accompagnai all’Eur ad assaporare lo spirito del luogo tra le grandi colonne adiacenti il Museo della Civiltà Romana.

A Parigi a casa Locchi

Qualche estate dopo, durante un viaggio in Francia, fummo ospiti qualche giorno a casa Locchi alle porte di Parigi. Qui insieme ai discorsi filosofici ci appassionammo ai racconti della loro giovinezza durante la Seconda guerra mondiale e in particolare quelli della signora Elfriede.

Frau Locchi era nativa di Könisberg, la patria di Kant nella Prussia orientale (oggi enclave russa di Kaliningrad), e aveva dovuto lasciare per sempre la sua casa e fuggire ad Ovest di fronte all’avanzata e agli eccidi dell’Armata Rossa.

Con passare degli anni, come spesso accade nella vita, le occasioni di sentirci si diradarono, e colpevolmente persi i contatti.

Il convegno di Rieti

La pubblicazione da parte della casa editrice Passaggio al bosco degli atti del convegno Giorgio Locchi, l’intellettuale, il filosofo, il risvegliatore, svoltosi a Rieti il 25 novembre 2023 per iniziativa del Centro Studi Polaris, mi ha fatto tornare alla mente l’uomo e la profondità e il valore del pensatore, la cui importanza non è stata ancora riconosciuta appieno.

Nel libro, oltre all’introduzione di Lorenzo Di Chiara, sono contenuti i contributi di Adriano Scianca, Stefano Vaj, Clotilde Venner e Pierluigi Locchi.

Nel suo intervento conclusivo Pierluigi introduce agli sviluppi del pensiero del padre, successivi al Wagner e Nietzsche, maturati partendo dalla riflessione filosofica su Martin Heidegger.

Il lavoro di Locchi, rimasto incompleto per la morte di Giorgio, è stato pubblicato dalle edizioni Il Settimo Sigillo nel 2023.

Si tratta di una riflessione ricca di spunti antropologici e politici il cui sviluppo ― è il messaggio che traspare dagli atti del convegno ― potrebbe rivelarsi una vera miniera d’oro per il futuro del pensiero non conformista.

Vincenzo Fratta

 

 

Autore Vari, Giorgio Locchi, l’intellettuale, il filosofo, il risvegliatore, Passaggio al Bosco

 

Autori Vari
Giorgio Locchi: l’intellettuale, il filosofo, il risvegliatore
Passaggio al Bosco, pp.89

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