Alla fine del mese di settembre arriva l’Equinozio di Autunno, e inizia il «semestre oscuro», ovvero il periodo in cui le giornate si accorciano e ci si prepara alla parte più fredda dell’anno.
Mabon è la festività dell’equinozio di Autunno, il giorno che si trova a metà fra i due solstizi. È un tempo di equilibrio, quando luce e buio sono uguali e astronomicamente dà inizio all’autunno. Chiamata così dai celti in onore del Dio Mabon, «figlio Divino», dio della caccia, della giovinezza, della vegetazione e dei raccolti.
È celebrato alla fine del periodo più faticoso dell’anno in cui viene effettuato il secondo raccolto. Il ciclo produttivo e riproduttivo è concluso, le foglie cominciano ad ingiallire e gli animali iniziano a fare provviste in previsione dell’arrivo dei mesi freddi.
Generalmente inizia il periodo della caccia. Molte specie migratorie – come le rondini – avviano il loro lungo viaggio verso sud. Il cigno è l’uccello dell’Equinozio in quanto simbolo dell’immortalità dell’anima e guida dei morti nell’aldilà.
È tempo di bilanci: abbiamo sotto gli occhi ciò che abbiamo seminato durante l’anno, e possiamo constatare quali frutti abbiamo raccolto. Inoltre è il tempo per la fabbricazione del vino, dalla raccolta delle uve alla pigiatura e sino alla sua chiusura nel buio delle botti.
La festa di Mabon
Mabon va vista in effetti come una festa iniziatica, rivolta alla ricerca di un nuovo livello di consapevolezza.
È tempo di volgersi all’interiorità: nella parte declinante della Ruota dell’Anno si viaggia dentro noi stessi, entriamo nel tempo del buio per riflettere sui misteri della trasformazione attraverso la morte. È un periodo per porre fine ai vecchi progetti mentre ci si prepara al periodo dell’anno in cui è bene esplorare la propria interiorità.
Il lavoro magico dovrebbe essere di protezione, prosperità, sicurezza e fiducia in sé stessi. Mabon è considerato tempo dei misteri.
Gli incensi per l’equinozio d’autunno includono benzoino, mirra, pino, salvia, ibisco e petali di rose. I petali di rosa e la salvia possono essere messi anche sulla tavola, a patto che non siano freschi come simbolo di salute e prosperità.
Cornucopia, corno dell’abbondanza
Le erbe associate con questa festività sono il grano, le foglie di vite e di quercia. Le decorazioni tipiche di questo periodo dell’anno includono anche la cornucopia, ovvero il corno dell’abbondanza, ricolmo e straripante dei frutti dell’anno, a significare l’abbondanza dei doni della Madre terra
La tavola, imbandita con tovaglia e tovaglioli di colori autunnali, con candele rosse o marroni, può essere decorata con erbe secche, castagne, noci, more, ghiande, mais, fiori di girasole e foglie autunnali. Non devono mancare biscotti di farina di avena, mandorle e vino per ringraziare gli antenati.
Pietanze tradizionali sono il pane di grano, i fagioli, le patate e le zucchine al forno. Il fuoco viene acceso con le foglie secche che si raccolgono in giardino.
Sono molto indicati in questo periodo gli esercizi di rilassamento e di meditazione. Se ne avete la possibilità, concedetevi una breve vacanza con l’esclusivo scopo di riposare.
L’equinozio d’autunno è il periodo ideale per passeggiate ed escursioni in campagna e in collina, per salutare la Natura che si prepara al suo riposo invernale.
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