DANIELE DE ROSSI

Nemo profeta in patria,
cronaca di un esonero annunciato

Perché Daniele De Rossi è il primo allenatore esonerato nella stagione 2024-2025. Sulla panchina della As Roma arriva Ivan Juric.

 

Mentre Daniele De Rossi nelle prime ore della mattinata era a Trigoria a preparare la seduta di allenamento prevista per le 10.30 è stato convocato nell’ufficio presidenziale, presenti Dan e Ryan Friedkin, la Ceo Lina Soloukou e il Dirigente Sportivo Florent Ghisolfi.

I calciatori Daniele De Rossi e Francesco Totti compagni di squadra nell'As RomaSenza troppi giri di parole, il presidente dell’As Roma gli ha manifestato l’intenzione di interrompere il contratto triennale appena firmato per i mancati risultati supportati da una serie di algoritmi decisamente negativi snocciolati da Lina Soloukou. I rapporti tra De Rossi e la proprietà erano già tesissimi già da tempo e la crisi di risultati ha solo facilitato il club a prendere questa decisione.

I giocatori hanno appreso la notizia dalle news o dai social: la seduta di allenamento è stata annullata e spostata al pomeriggio, tifo in subbuglio, poi ecco l’arrivo a Roma di Ivan Juric, l’accordo e l’immediato inizio della nuova era.

Comunque già da alcuni «rumors» che si percepivano da Trigoria, la decisione era nell’aria: l’avvio di stagione è stato disastroso specialmente se confrontato con il mercato di altissimo livello realizzato dalla dirigenza giallorossa. La posizione di De Rossi era già traballante ma poi anche altre situazioni hanno accelerato i tempi della decisione fino ad arrivare all’ufficialità del fine rapporto.

Lo scontro con la Ceo Souloukou

La Ceo dell'As Roma Lina SoloukouIn particolare, ci sarebbe stato un acceso scontro tra la Ceo Souloukou, e lo stesso Daniele De Rossi avvenuto la sera prima dell’esonero. Tutti i nodi delle tensioni tra le parti sarebbero venuti al pettine ed alla fine la scelta dei Friedkin è stata quella di prendere le parti della propria dirigente a discapito del proprio allenatore. D’altronde, quando la squadra va male, non si è visto mai licenziare un alto dirigente e chi paga per tutti è sempre il tecnico.

Tra le cause che hanno portato all’esonero, a pesare sarebbero state anche le dichiarazioni rilasciate qualche giorno fa da Francesco Totti. Agli occhi della dirigente greca, la frase riportata nell’intervista «Daniele è un parafulmine» l’avrebbe ispirata proprio De Rossi: è questo che ha contestato all’allenatore, prima ancora dei risultati deludenti della sua Roma.

Comunque, al di là di tutto, De Rossi paga a caro prezzo un finale di mercato molto attivo, ma non facile da gestire a livello di formazione, oltre ad avere ottenuto una singola vittoria nelle ultime dodici uscite.

L’incertezza nel modulo di gioco

Il croato Ivan Juric è il nuovo allenatore dell'As Roma dopo l'esonero di Daniele De RossiHanno contribuito anche alcune incomprensioni interne allo spogliatoio dovute al caso Cristante ed alla vicenda Zalewski che sicuramente hanno appesantito il clima all’interno della squadra, clima che poi si è riversato, inevitabilmente, anche sui risultati in campo tanto che, da parte della società sì è avuta la percezione che De Rossi avesse perso il controllo del gruppo.

Divergenze ci sarebbero state anche sulla confusione palesata dal tecnico nella scelta del modulo (Ddr ha giocato due volte a tre e due volte a quattro) ed anche sulla vicenda Paulo Dybala.

Proprio su questa vicenda che coinvolge l’asso argentino che Daniele De Rossi aveva presentato le dimissioni qualche settimana fa dopo la richiesta della società di non far giocare Dybala per più di 14 partite, in modo da non far scattare il rinnovo automatico del contratto che sarebbe costato 30 milioni lordi, un colpo ingestibile per le casse romaniste.

Per l’allenatore era stata un’ingerenza nel proprio lavoro. Ddr aveva rimesso il mandato ma il board americano le aveva respinte. Ora tocca al sergente di ferro IJuric e sono sicuro che basteranno un paio di vittorie per far dimenticare ai tifosi giallorossi tutto il malumore per il licenziamento della loro bandiera.

Sappiamo benissimo come siano volubili le motivazioni che surriscaldano gli animi di tutti i tifosi. E Daniele De Rossi, compenserà la sua delusione ed il suo rammarico per essere stato esonerato contemplando Castel Sant’Angelo ed il Vaticano dal suo meraviglioso attico in centro e continuando a percepire (giustamente) i suoi 250mila euro netti al mese come da regolare contratto. Diciamo che c’è di peggio in giro

Marco Biccheri

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