Colpire per via giudiziaria l’avversario che non si riesce a contenere politicamente. Una vecchia abitudine italiana che sembra rinata in Europa. Lo spauracchio dell’«estrema destra» in Francia, Germania e Romania.
L’invito del ministro Musumeci per uno svolgimento sobrio dei cortei per il 25 aprile è stato sufficiente alle sinistre per gridare alla lesa maestà antifascista. Nostalgie fuori tempo o consapevolezza della propria irrilevanza politica?
Suscita stupore e sconcerto la vicenda dello stupratore seriale che appena uscito dal carcere ha aggredito sessualmente a Mestre una ragazzina di 11 anni. Nonostante i precedenti non era sottoposto ad alcuna misura cautelare.
I dazi introdotti dagli Stati Uniti per tutti i Paesi del globo, poi cancellati, modificati e posticipati, stanno mettendo alle corde i mercati e facendo ballare le cancellerie europee. Ma non si tratta certo di «follia».
La proposta di dare per legge ai figli solo il cognome della madre, lanciata dall’esponente di spicco del Partito Democratico, è stata considerata perlopiù una «boutade». Ma contiene in realtà un’insidia. Vediamo quale.
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha illustrato alla Camera il reale messaggio del «Manifesto di Ventotene» procurando alla sinistra una vera e propria crisi di nervi. Un testo poco letto utilizzato solo in chiave propagandistica.
La Commissione Europea ha presentato il nuovo regolamento per il rimpatrio degli immigrati irregolari. Resta tuttavia l’incognita sulla reale capacità di applicazione. Oggi centinaia di migliaia di persone eludono il provvedimento.
Le elezioni politiche in Germania hanno sancito la spaccatura tra i lander dell’Ovest, dove si è affermata la Cdu/Csu di Friedrich Merz, e l’Est del Paese che ha visto il successo di Alternative für Deutschland di Alice Weidel.
È intollerabile l’esistenza all’interno della Capitale, come d’altronde in qualunque città italiana, di una piazza di spaccio come il Quarticciolo nella quale la criminalità pretende di agire indisturbata. Occorre estendere il modello Caivano.
Si può e si deve ironizzare sul Mega, lo slogan lanciato da Elon Musk sulla scia del Maga di Donald Trump, ma la crisi dell’Europa è reale e spetta agli europei essere in grado di invertire il declino del Vecchio Continente.
L’avviso di garanzia a Giorgia Meloni e ai tre membri del Governo, spacciato come automatismo a seguito dell’esposto dell’avvocato Li Gotti, incide sulla discrezionalità del Presidente del Consiglio e dell’intero Esecutivo.
Con il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca diventa esplicita la dipendenza obbligata imposta all’Europa dopo il 1945. Cade il velo sui vincoli sottintesi dietro la favola degli alleati «con pari dignità».
Mentre aumentano le violenze contro le Forze dell’ordine, sia nelle manifestazioni di piazza sia nell’attività ordinaria di contrasto all’illegalità, le sinistre si stracciano le vesti per il Decreto Sicurezza all’esame delle Camere.
Mentre la premier Meloni era negli Stati Uniti per accelerare la liberazione di Cecilia Sala, in Italia scoppiava la polemica sui satelliti operativi Starlink. Vediamo di che cosa si tratta con l’aiuto di qualche dato.
Una brutta figura la retromarcia del sindaco Gualtieri sulla partecipazione di Tony Effe al concerto di Capodanno. Ma la violenza della «trap» non è solo cantata. Il mondo dello spettacolo schierato con Tony Effe.
Il profilo di Luigi Mangione, il giovane brillante e di famiglia agiata che il 4 dicembre a New York ha ucciso Brian Thompson, ceo del colosso delle assicurazioni e dei servizi sanitari UnitedHealthcare.
La caduta del governo in Francia e le difficoltà che incontra il cancelliere tedesco rischiano di pesare sul percorso della nuova Commissione Europea. L’incognita del nuovo ruolo che potrà giocare l’Italia di Giorgia Meloni.
I disordini scoppiati a Milano dopo la morte di Ramy Elgaml indicano che anche in Italia si sta sviluppando il fenomeno delle banlieue: corpi separati che non si amalgamano nelle società in cui hanno scelto di vivere.
Dopo aver detto tutto il male possibile su Donald Trump durante la campagna elettorale per le presidenziali Usa, gli strali della frastornata sinistra italiana si concentrano ora su Elon Musk, scelto come nuovo nemico da demonizzare.
La sinistra italiana scossa per la vittoria di Donald Trump nelle elezioni presidenziali vaticina sciagure per l’Italia e per l’Europa. Il sostegno dei divi dello spettacolo non basta a scongiurare la debacle di Kamala Harris.
Presentato da un magistrato di Bologna un ricorso alla Corte di Giustizia Europea contro il decreto del Governo che indica i Paesi sicuri di provenienza dei migranti irregolari dove questi possono essere rimpatriati.
L’agenzia Ecri, emanazione del Consiglio d’Europa, in un suo rapporto sull’Italia ha lanciato alla Polizia di Stato l’incredibile accusa di «profilazione razziale». Lo stupore di Mattarella e l’enfasi della stampa di sinistra.
Si sono svolti ieri a Montignano i funerali di Leonardo Calcina, il quindicenne che non sopportando le angherie di alcuni compagni di scuola ha compiuto il gesto estremo di porre fine alla sua giovane vita.
Aumentano i reati in Italia, in particolare nelle grandi città, Roma e Milano in testa. Ma non bisogna rassegnarsi e occorre impegnarsi nel contrasto al degrado sociale principale alimento della microcriminalità.